lunedì 16 febbraio 2015

Lubit 5 Jean, le ragioni di un nome in codice e di un progetto.

Salve a tutti!

Il team Lubit Project è lieto di annunciarvi l'uscita di Lubit 5, a 32 e a 64 bit!

Lubit 5, nome in codice, Jean!

Giusto due parole per spiegarvi chi era Jean. Bisogna partire da una visita che, insieme ad un gruppo di amici, feci a San Leucio, una frazione del comune di Caserta, la cui fama è legata alla manifattura della seta e che trasformò quella che doveva essere una residenza di caccia, il Complesso Monumentale del Belvedere, in una vera e propria realtà industriale alla cui base vigevano principi di uguaglianza sociale ed economica.

Qui ebbi la fortuna di ammirare il Telaio Jacquard, il cui inventore pare sia stato Joseph Marie Jacquard. Questo telaio è la prima applicazione pratica delle schede perforate. Siamo agli inizi dell'800. Il telaio ebbe così tanto successo che Napoleone I conferì a Jacquard una pensione onoraria per aver brevettato la macchina. In realtà, però, il prototipo del telaio Jacquard è stato realizzato quasi tre secoli prima, nella seconda metà del secolo XV, da un tessitore catanzarese, conosciuto a Lione come Jean le Calabrais...

A Lione, nel '500, i maestri setaioli catanzaresi vi andarono per insegnare, non per apprendere, e non a caso uno dei più antichi telai, a schede perforate, prototipo del computer, oggi esposti proprio a Lione nel Museo della Seta, porta ancora inciso il nome del maestro “Jean le calabrais”. E con Lubit 5 vogliamo rendere omaggio proprio a lui, a Jean.


Lubit 5 è leggera, poco avida di risorse, fluida, estremamente elegante e raffinata nelle scelte grafiche. Pensata per ridare vita a pc obsoleti o per rendere ancora più performanti i computer di ultima generazione.

Molte sono le novità rispetto alle versioni precedenti e molti sono i tools propri di Lubit, cioè creati ex novo per Lubit.










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Tra i programmi installati trovate anche Firefox 35, abiword, pidgin, pcmanfm in lubit 32 bit, thunar in lubit 64 bit, Synaptic, lxterminal, liferea, istantanea, gparted, bleachbit, GDEbi, Evince, Tint2, DeaDBeeF, Xfburn, Guvcview, Gnome-MPlayer, Nitrogen in Lubit 64 bit, LXAppearance, Volumeicon-alsa, gsimplecal, svariati codec audio e video che ci consetiranno di eseguire qualsiasi file multimediale già da Live, etc.

Lubit è stata rivisitata ex novo anche graficamente, ad iniziare dal tema del plymouth, dallo sfondo della scrivana, dallo sfondo di lightdm, per finire ai tasti dello spegnimento.


Perchè Lubit?

Perchè il mondo GNU/Linux ti dà le risorse, ti mette in condizione di acquisire le compentenze giuste e ti permette anche di creare tutto ciò che ritieni opportuno vada bene per te stesso e per la comunità. In definitiva, le quattro libertà, di cui tanto si parla, tengono a ribadire proprio questo concetto. Lubit nasce con l'intento di operare una inversione ad U. Non un ritorno al passato, ma una valorizzazione, alla luce dei progressi fatti, di ciò che GNU/Linux è stato. Il nostro scopo è quello di far sentire l'utente parte di un progetto, nel senso che l'utente viene messo nelle condizioni di operare e modificare ogni cosa, per questo amiamo definire Lubit un cantiere aperto. Lubit viene creata a casa, con le poche risorse che si hanno a disposizione, proprio perchè è un progetto artigianale. Ed è questa la ragione per cui ad ogni rilascio bisogna installarla, cioè non si può aggiornare la versione precedente. Con Lubit "sforniamo" informatica artigianale, cerchiamo di dare adito alla nostra creatività, creiamo applicazioni prevalentemente in Bash o in Python. Con Lubit, in qualche modo, bisogna sporcarsi le mani. Per alcuni versi si diventa protagonisti e non semplici utilizzatori cui viene chiesto di cliccare asetticamente i tasti del mouse.

Per la presentazione ufficiale vi rimandiamo al sito del progetto.

Per scaricare Lubit 5, sia la versione a 32 che a 64 bit, si vada a questa pagina: qui


Alla prossima ;)

lunedì 9 febbraio 2015

Anteprima Lubit 5

Salve!

Tra qualche giorno uscirà Lubit 5, nelle versioni 32 e 64 bit. Tanto lavoro fatto e tanto ancora da farne.

Intanto le applicazioni proprie di Lubit aumentano da rilascio in rilascio. Questa è la volta del pannello di controllo, del software center e di almeno altre 30 scripts, molti dei quali lavorano dietro le quinte per rendere più prestante il sistema. 

Si sta lavorando su Lubit 5 da fine settembre. Inizialmente pensavamo di far uscire solo la 64 bit, ma poi è successo che le novità sono diventate talmente tante  che non avrebbe avuto senso far uscire una Lubit 4 a 64 bit così diversa dalla versione a 32 bit, che è uscita a novembre.

Diciamo che quando siamo partiti con questo progetto, ormai due anni fa, non potevamo pensare affatto che ci saremmo dovuti cimentare anche con  questa architettura. Anzi, lo abbiamo sempre escluso. Poi è successo che... è successo che ci siamo decisi date le tantissime richieste in tal senso.

Il code name di Lubit 5 è Jean. Giusto due parole per spiegarvi chi era Jean.
Bisogna partire dal Telaio Jacquard, il cui inventore pare sia stato Joseph Marie Jacquard. Questo telaio è la prima applicazione pratica delle schede perforate. Siamo agli inizi dell'800. Il telaio ebbe così tanto successo che Napoleone I conferì a Jacquard una pensione onoraria per aver brevettato la macchina. In realtà, però, il prototipo del telaio Jacquard è stato realizzato quasi tre secoli prima, nella seconda metà del secolo XV, da un tessitore catanzarese, conosciuto a Lione come Jean le Calabrais...


Vabbè, vi lascio con due video di anteprima.






Alla prossima!